Il balletto delle riammissioni e dei ripescaggi. Cosa sta succedendo, e quali sono le reali possibilità dell'Alma?

Cerchiamo di fare chiarezza sulla situazione in Lega e sulle eventuali ripercussioni sul club granata.

Il balletto delle riammissioni e dei ripescaggi. Cosa sta succedendo, e quali sono le reali possibilità dell’Alma?3 minuti di lettura

13533076_1077712808942194_3814737870194858323_nNel momento in cui la cittadinanza fanese esulta per la volontà espressa dalla dirigenza granata di voler presentare domanda di ripescaggio, ecco che arriva un’altra notizia degna di nota. Sia chiaro, con quanto riportato qui di seguito non si vogliono alimentare false speranze che potrebbero trasformarsi in brucianti delusioni, ma bensì fare un po’ di chiarezza in una situazione ingarbugliata e non chiara ai più.

Tutto comincia quando la Lega Pro, per via della rinuncia all’iscrizione al prossimo campionato professionistico da parte dello Sporting Bellinzago, si ritrova una squadra in meno tra i propri ranghi ed è quindi obbligata a procedere alla riammissione di un team proveniente dalla categoria inferiore. La riammissione, a differenza dal ripescaggio, è dovuta ai meriti sportivi della società avente diritto e non comprende quindi il versamento di 250.000€, particolare di estrema rilevanza. A questo punto, la palla è passata in mano alla Lega Nazionale Dilettanti che si è occupata di indicare la lista dalla quale la Lega professionistica avrebbe dovuto attingere. Ovviamente (e giustamente) si è deciso di utilizzare la graduatoria creatasi tramite i risultati dei play-off (potete trovare la graduatoria completa in questo articolo) dove i granata di Patron Gabellini si trovano in quarta posizione, dietro a Carronnese, Lecco e Campodarsego.

La prima squadra avente diritto alla riammissione era quindi la Caronnese, prima classificata in questa speciale graduatoria, che però ha rinunciato a tale diritto per questioni legate soprattutto alla stabilità economica della società.

Dopo la Caronnese, la riammissione sarebbe spettata al Lecco, ma anche il secondo club lombardo rinuncia a questa possibilità. A Lecco la questione è ancora più complicata: a pochi giorni dal termine della passata stagione il Presidente della società viene arrestato per motivi estranei al calcio, ma la cosa si ripercuote, come era inevitabile, anche all’interno della società, che in attesa di giorni più felici si appresta a disputare nuovamente il campionato dilettantistico.

Siamo così arrivati ad oggi, ed è il Campodarsego che ora dovrà decidere se servirsi o meno della riammissione gratuita in Lega Pro. Il club padovano non aveva presentato domanda di ripescaggio e si era quindi preparato, sul piano economico e societario, al campionato dilettantistico. Il presidente del club bianco-rosso si è rifiutato di sborsare i 250.000€ da accompagnare all’eventuale domanda di ripescaggio, prendendo una posizione inamovibile nei confronti della Lega, dichiarando poi di poter pensare alla propria società tra i professionisti solo nel caso in cui non venisse richiesta la nefasta e ormai conosciutissima super tassa / mazzetta. E a quanto pare, per sua fortuna (ma soprattutto per suoi meriti) è esattamente quanto accaduto.

 

image-91Il Presidente Pagin (nella foto di destra) non avrebbe quindi più scuse per non portare il proprio club tra i professionisti e mentre il suo team di commercialisti ed avvocati sonda il terreno riguardo gli eventuali oneri da rispettare in caso di riammissione, la piazza aspetta con ansia e apprensione una qualche dichiarazione del proprio Presidente. In questo momento, quello che si sa è che il Presidente ha dichiarato di voler aspettare questo fine settimana per comunicare la decisione. La campagna acquisti fatta dal Campodarsego fino ad ora sembra rivolta più ad un campionato di categoria superiore, e con la questione stadio risolta (è possibile giocare in una struttura situata in un comune vicino) il Campodarsego è a meno di un passo dalla Lega Pro.

Comunicheremo, non appena verrà resa nota, la decisione del presidente Pagin.

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