Cambio di personalità:  Imolese 0 – 1 Fano

Cambio di personalità:  Imolese 0 – 1 Fano2 minuti di lettura

È appena uscito nelle sale cinematografiche Il Joker, la pellicola che tratta la trasformazione del frustrato Arthur Fleck nella nemesi per eccellenza di Batman.

Nella transizione mentale del personaggio interpretato da Joaquin Phoenix si può scorgere il film della stagione che sta vivendo il Fano.

Il cinismo con cui i granata hanno espugnato Imola è indice di un cambio di personalità che era davvero difficile prevedere qualche mese fa. Facendo un esercizio di masochismo, proviamo a scomodare gli aspetti più sinistri della nostra amata Alma: l’anno scorso una partita così non l’avremmo pareggiata, l’avremmo persa senza meno. Ad agosto popolavamo i bassifondi, la piazza era depressa verso un progetto che sembrava non avere identità.


Ebbene, è arrivato ottobre e qualcosa è successo dentro di noi. Due indizi fanno una prova e le ultime sei prestazioni (su otto totali in campionato) sono un rapporto incontestabile: il Fano a Imola è diventato un super cattivo.

Non giocano bene i granata che soffrono più del dovuto contro l’ultima in classifica, ma alla fine si aggiudicano cinicamente un pesante scontro diretto, in trasferta per giunta. L’inizio è da neuro, con due enormi occasioni per i padroni di casa nei primi cinque minuti di paura pura. Ma Viscovo torna ad essere l’eroe di cui Fano City ha bisogno, e la difesa si riscopre solida con un Di Sabatino perentorio in chiusura. La partita è tesa, i nervi sono a fior di pelle e si gioca poco a centrocampo, impedendo alle geometrie di Sapone e Carpani di venire fuori.

Non mancano le occasioni, anche se il ritrovato Barbuti – sempre una garanzia quando si tratta di dover fare a sportellate – splendidamente imbeccato da Baldini, non punisce quando deve. Mister Fontana, che ha ormai fatto del 4-3-3 il superpotere del Fano (due soli cambi nell’11 di partenza, Barbuti e Sarli), deve tirare fuori l’arma speciale dell’Alma: i cambi dalla panchina. Gli ingressi di Kanis e Marino ridisegnano la squadra, sparigliando le carte. E Di Francesco piomba nella sera di Imola a far trionfare le forze del bene.

Mettiamo un bel sorriso sui nostri faccini, quest’anno il Fano ha un sacco di assi nella manica.

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